Colt M1911

Colt M1911

giovedì 20 maggio 2010

 Un pò di storia

All'inizio del 1900 l'esercito americano era intenzionato a sostituire i vecchi revolver allora in dotazione con una pistola semi-automatica.
Vennero effettuati dei test su vari modelli e marche, tra cui anche la Colt. I risultati non furono convincenti. Anche la Luger partecipò a tali test, ma il calibro 9mm non era ritenuto sufficientemente potente per scopi militari.
Nel 1906 le case produttrici armiere vennero invitate per partecipare a nuovi test dell'esercito. Solo Savage Arms Company e Colt ebbero la meglio. I prodotti delle due aziende subirono altri e più impegnativi test. E nel 1910 la U.S. Army optò per la pistola semi-automatica Colt in calibro 45ACP progettata da John Browning, con la designazione di M1911, anno in cui fu ufficialmente adottata.

Per i primi anni l'arma fu prodotta solo dalla Colt, anche se prima del 1914 l'arsenale di Springfield fu attrezzato per la produzione. E in seguito anche la Remington UMC (Union Metallic Cartridge) produsse M1911 per lo sforzo bellico della 1° guerra mondiale. Altre industrie ebbero la licenza per costruire l'arma anche se molte di esse non erano del settore armiero. Ma queste aziende non furono in grado per svariati motivi di produrre la pistola o ne produssero in esigua quantità. E attualmente hanno un grande valore collezionistico.
Dal 1915 tutte le pistole furono marcate "Model of 1911 US Army". I modelli civili subirono un drastico rallentamento di produzione per favorire le commesse militari.
Ben presto la Colt M1911 rivelò tutte le sue potenzialità; arma maneggevole con un ottimo potere di arresto e facile da smontare per una manutenzione ordinaria.

  (Approfondimenti)

La M1911A1

La guerra fu un ottimo test per valutare la M1911. E conseguentemente si decise di apportare delle modifiche
che ne migliorassero le caratteristiche in ergonomia e funzionalità.
Nel 1924 furono testate dall'esercito le nuove Colt, note ai collezionisti come " Transitional Model" con le seguenti caratteristiche: La parte inferiore del dorso dell'impugnatura non era più liscia ma zigrinata; il grilletto è più corto e scanalato; la parte superiore della sicura dorsale nella M1911A1 è più lunga; il mirino è più largo; guancette di diverso disegno, sono stati praticati due sgusci ai lati del fusto che agevolano la presa, inoltre anche alla canna furono apportate variazioni alla foratura e alle rigature.
La Colt vendeva il nuovo modello anche ai civili con il nome: (Government Model) e questo creò una certa confusione perchè il prodotto non era destinato all'esercito e proprietà del Governo.
La pistola suscitò grande interesse anche in altre nazioni. Ed alcune di esse ottennero la licenza per la fabbricazione.

Con la seconda guerra mondiale la costruzione di armi riprese in modo sostenuto e la sola Colt non riusciva a soddisfare le richieste dell' U.S. Army che decise di coinvolgere imprese civili per la produzione di materiale bellico. Industrie lontane dal settore armiero iniziarono a costruire la M1911A1, come la "Singer Sewing Machine Co." che produsse solo 500 pistole per l'esercito e che attualmente hanno un valore collezionistico elevatissimo. Anche "Remington Rand" (macchine da scrivere) da non confondersi con Remington UMC della 1° guerra mondiale, poi la "Ithaca Gun C.", "Union Switch Signal". Tutte le armi costruite da queste aziende si rivelarono di buona fattura e i loro pezzi intercambiabili con la Colt.
Alla fine della guerra l'esercito si ritrovò con una infinità di pistole. Molte furono date a paesi alleati, molte altre vendute ai civili che ne apprezzavano la precisione e l'affidabilità nelle gare di tiro.
In seguito le M1911A1 forono usate in Corea, in Vietnam e molti altri conflitti "minori". L'ultima apparizione nell'esercito USA fu con la guerra del golfo del 1990/91.
Non è raro ritrovare ancora oggi M1911A1 assemblate con parti di aziende diverse, es: carrello Colt, fusto Ithaca o Remington. Questo perchè sostituendo i pezzi di parti rotte o perse non si badava troppo alle formalità.

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