Colt M1911

Colt M1911

sabato 22 maggio 2010

Differenze tra modello M1911 e M1911A1

  • La sede della molla del cane che costituisce la parte inferiore del dorso dell'impugnatura sulla M1911 era dritta e liscia, mentre sulla M1911A1 è arcuata e zigrinata.
  • Il grilletto della M1911 è liscio e leggermente più lungo rispetto a quello scanalato della M1911A1.
  • Lo sperone posteriore dell'impugnatura, facente parte della sicura automatica dorsale, nella M1911A1 è più lungo.
  • Il mirino della M1911A1 è più largo.
  • Sul castello della M1911A1, subito dietro il grilletto, sono stati praticati due sgusci che agevolano l'azione dell'indice sul grilletto stesso.
  • Nella M1911A1 furono apportate lievi variazioni nella foratura e nella rigatura della canna.
  • La M1911A1 presenta guancette con zigrinatura totale.

giovedì 20 maggio 2010

Remington UMC M1911

Colt M1911

Springfield Armory M1911

 Un pò di storia

All'inizio del 1900 l'esercito americano era intenzionato a sostituire i vecchi revolver allora in dotazione con una pistola semi-automatica.
Vennero effettuati dei test su vari modelli e marche, tra cui anche la Colt. I risultati non furono convincenti. Anche la Luger partecipò a tali test, ma il calibro 9mm non era ritenuto sufficientemente potente per scopi militari.
Nel 1906 le case produttrici armiere vennero invitate per partecipare a nuovi test dell'esercito. Solo Savage Arms Company e Colt ebbero la meglio. I prodotti delle due aziende subirono altri e più impegnativi test. E nel 1910 la U.S. Army optò per la pistola semi-automatica Colt in calibro 45ACP progettata da John Browning, con la designazione di M1911, anno in cui fu ufficialmente adottata.

Per i primi anni l'arma fu prodotta solo dalla Colt, anche se prima del 1914 l'arsenale di Springfield fu attrezzato per la produzione. E in seguito anche la Remington UMC (Union Metallic Cartridge) produsse M1911 per lo sforzo bellico della 1° guerra mondiale. Altre industrie ebbero la licenza per costruire l'arma anche se molte di esse non erano del settore armiero. Ma queste aziende non furono in grado per svariati motivi di produrre la pistola o ne produssero in esigua quantità. E attualmente hanno un grande valore collezionistico.
Dal 1915 tutte le pistole furono marcate "Model of 1911 US Army". I modelli civili subirono un drastico rallentamento di produzione per favorire le commesse militari.
Ben presto la Colt M1911 rivelò tutte le sue potenzialità; arma maneggevole con un ottimo potere di arresto e facile da smontare per una manutenzione ordinaria.

  (Approfondimenti)

La M1911A1

La guerra fu un ottimo test per valutare la M1911. E conseguentemente si decise di apportare delle modifiche
che ne migliorassero le caratteristiche in ergonomia e funzionalità.
Nel 1924 furono testate dall'esercito le nuove Colt, note ai collezionisti come " Transitional Model" con le seguenti caratteristiche: La parte inferiore del dorso dell'impugnatura non era più liscia ma zigrinata; il grilletto è più corto e scanalato; la parte superiore della sicura dorsale nella M1911A1 è più lunga; il mirino è più largo; guancette di diverso disegno, sono stati praticati due sgusci ai lati del fusto che agevolano la presa, inoltre anche alla canna furono apportate variazioni alla foratura e alle rigature.
La Colt vendeva il nuovo modello anche ai civili con il nome: (Government Model) e questo creò una certa confusione perchè il prodotto non era destinato all'esercito e proprietà del Governo.
La pistola suscitò grande interesse anche in altre nazioni. Ed alcune di esse ottennero la licenza per la fabbricazione.

Con la seconda guerra mondiale la costruzione di armi riprese in modo sostenuto e la sola Colt non riusciva a soddisfare le richieste dell' U.S. Army che decise di coinvolgere imprese civili per la produzione di materiale bellico. Industrie lontane dal settore armiero iniziarono a costruire la M1911A1, come la "Singer Sewing Machine Co." che produsse solo 500 pistole per l'esercito e che attualmente hanno un valore collezionistico elevatissimo. Anche "Remington Rand" (macchine da scrivere) da non confondersi con Remington UMC della 1° guerra mondiale, poi la "Ithaca Gun C.", "Union Switch Signal". Tutte le armi costruite da queste aziende si rivelarono di buona fattura e i loro pezzi intercambiabili con la Colt.
Alla fine della guerra l'esercito si ritrovò con una infinità di pistole. Molte furono date a paesi alleati, molte altre vendute ai civili che ne apprezzavano la precisione e l'affidabilità nelle gare di tiro.
In seguito le M1911A1 forono usate in Corea, in Vietnam e molti altri conflitti "minori". L'ultima apparizione nell'esercito USA fu con la guerra del golfo del 1990/91.
Non è raro ritrovare ancora oggi M1911A1 assemblate con parti di aziende diverse, es: carrello Colt, fusto Ithaca o Remington. Questo perchè sostituendo i pezzi di parti rotte o perse non si badava troppo alle formalità.

John Moses Browning, nato a Ogden nello Utah il 23 Gennaio 1855 e morto a Liegi il 26 Novembre 1926, è probabilmente il personaggio più importante dell'industria armiera, con ben 128 brevetti registrati.
E' stato l'inventore più proficuo e innovativo. Progettando e migliorando quasi tutte le tipologie di armi da fuoco. A lui è dovuta l'invenzione della meccanica "scarrellante", tecnologia ancora indiscussa nella maggior parte delle pistole moderne.
La mitragliatrice a ricircolo di gas porta il suo nome, la Colt Browning mod.1895. E molti altri successi commerciali.
John Moses dopo un periodo di apprendistato presso la bottega di armiere di proprietà del padre, fondò la sua prima impresa. I diritti delle sue prime ralizzazioni furono acquistate dalla Winchester che in seguito assunse Browning come collaboratore. In tale ruolo egli progettò una serie di fucili innivativi e di grande successo, ancora oggi meccanicamente validi.
Lavorò poi per la Colt dove sviluppò dopo varie tappe e sperimentazioni la fomosa pistola M1911
corredata della sua altrettanto famosa cartuccia 45ACP.
Attualmente il nome Browning e la sua azienda "Browning Arms Company" è posseduta dal colosso armiero Belga F.N.

martedì 11 maggio 2010

  Un pò di storia
  (Approfondimenti)

Già nel 1890 l'esercito degli Stati Uniti era intenzionato a sostituire i vari modelli a tamburo con una pistola semi-automatica. Vari tentativi di costruire armi semi-automatiche erano stati fatti già dal 1880 e il principio di sfruttare l'energia dei gas di sparo per espellere e ricamerare un nuovo proiettile era teoricamente possibile e le Forze Armate seguivano il progetto con interesse. L'intensa ricerca di un'arma veramente funzionale con meccanismo semi-automatico culminerà con l'adozione da parte dell'esercito USA della pistola mod.1911.
 Fu nel 1898 con l'occupazione delle Filippine da parte dell'esercito americano, che in numerosi scontri con la tribù locale dei "Moros", primitivi guerrieri sprezzanti del pericolo e pronti a tuffarsi contro il nemico che il calibro .38 dimostrò la propria debolezza ed inefficacia. Da qui la convinzione di sviluppare una pistola semi-automatica in calibro .45, calibro già in dotazione con il revolver M1873 .45Colt
 
All'inizio del 1900 varie industrie armiere parteciparono ai test dell'U.S. Army. Mauser con il mod. C96, Mannlicher mod. 1894, Colt mod. 1900. Furono anche acquistate 1000 pistole Luger nel calibro 7,65luger, una cartuccia a collo di bottiglia, vennero poi scartate per problemi tecnici, ma soprattutto per lo scarso potere d'arresto della cartuccia. La stessa Luger presentò poi un'arma analoga ma nel calibro 9mm. noto oggi come 9x19 NATO, ma il potere d'arresto ancora non convinceva e oltretutto l'arma tedesca era costruita con tolleranze minime, delicata con aggiustaggi millesimali che abbisognava di continua manutenzione e pulizia, non adatta ad un impiego militare. 
 Dopo il 1904 la commissione Thomson-La Garde, dal nome dei due ufficiali responsabili dei test, verificò con palle di calibro diverso il potere di arresto di ognuna di esse. E per tali prove si usarono anche cadaveri umani oltre che cavalli e manzi. Attualmente questi tipi di test sono ritenuti poco scientifici ma a quell'epoca di meglio non si poteva fare.Quando gli esperimenti ebbero fine, il colonnello John T. Thomson dichiarava che la nuova pistola semi-automatica di cui dovrà essere dotata l'esercito non poteva essere inferiore al calibro .45.
 Dei vari progetti presentati solo tre aziende rimasero in competizione: Savage Arms Company, Colt e Luger nel nuovo calibro Colt.45. Luger decise poi di ritirare il proprio progetto, ancora oggi per ragioni non del tutto chiarite.
Alla fine il progetto Colt ideato dal progettista John Browning superava a pieni voti i vari test aggiudicandosi la commessa per la nuova pistola d'ordinanza dell'esercito degli Stati Uniti denominata M1911.
Il meccanismo di quest'arma era semplice robusto e funzionale secondoa la filosofia: "i pezzi che non ci sono non possono rompersi". Meccanismo a singola azione con un capacità di sette colpi nel caricatore, peso di Kg 1,100, una lunghezza complessiva di cm.20,95, altezza cm.13,33. Organi di mira fissi, ma la tacca di mira alloggiata in uno slot a coda di rondine permetteva gli aggiustaggi in deriva.
La relazione del comitato di valutazione riunitasi il 20 marzo 1911 così si espresse: "Delle due pistole il consiglio è del parere che la Colt è superiore perchè più affidabile, più duratura, facilmente smontabile per sostituire le parti ed è più accurata".