Colt M1911

Colt M1911

sabato 14 agosto 2010

L'Arsenale di Frankford

 L'Arsenale di Frankford chiuso nel 1977 era di proprietà dell'esercito USA e noto per lo sviluppo e la progettazione di munizioni. Sorgeva a nord-ovest di Philadelphia.
Fu inaugurato nel 1816 su 20 acri di terreni. E con lo scoppio della guerra civile servì anche come base per lo stoccaggio di pezzi di artiglieria e officina per la manutenzione e riparazione di armi portatili. Riforniva fucili e munizioni per i reggimenti. Oltre che a fabbricare e sperimentare nuove polveri da sparo. Una primitiva forma di mitragliatrice fu costruita: (Gating Gun) che prestò servizio nelle guerre indiane.
  Durante la prima e seconda guerra mondiale il complesso raggiunse i 22.000 addetti per la fornitura degli sforzi bellici. E nel corso degli anni  sviluppò la capacità di progettare e costruire sofisticati sistemi d'arma.
  L'arsenale di Frankford è stato una città nella città, aveva vita autonoma; Stazione di polizia, vigili del fuoco, ospedale, negozi, cinema. Era parte integrante del sistema militare degli Stati Uniti. Come già scritto, a parte le munizioni, durante la guerra in Vietnam esso forniva sistemi di arma tecnologicamente avanzati. Al suo interno lavoravano ingegnieri e ricercatori che progettavano e costruivano applicazioni per computer, telemetri laser, sistemi radar e ottici per scopi militari, ma che presto si riveleranno utili anche in campo civile. Nelle sue  officine si costruiva anche la più piccola vite, nulla era commissionato a ditte esterne.
  Nel 1977 il governo degli Stati Uniti decretò la chiusura dell'arsenale. Attualmente il suo spazio con i vari uffici e le officine è occupato da aziende civili.

                       Bossolo con la marcatura dell'arsenale di Frankford (F.A)

giovedì 15 luglio 2010

 Sviluppo della cartuccia .45ACP

Siamo nel 1904 e il governo USA invita aziende pubbliche e private del settore a sviluppare una cartuccia in calibro .45 per una pistola semiautomatica da affiancare al già .45 per revolver. Le aziende private si misero subito a lavoro e in collaborazione con Colt progettarono vari modelli di munizioni. Anche l'Arsenale di Frankford qualche tempo dopo mise a punto una cartuccia con palla da 230 grs. chiamata (FA M1906).
Nel 1907 la Union Metallic Cartridge Co. sviluppò una cartuccia in.45 denominata (UMC M1907).
Ma l'esercito insisteva per ulteriori miglioramenti ai prototipi proposti.
Alla fine del 1908 altre tre proposte progettuali (UMC M1908, WRA M1908, FA M1908) si contendono per soddisfare le richieste della U.S.Army.
Nel 1909 la UMC .45ACP dopo le prove e lievi modifiche venne scelta definitivamente per camerare la prossima pistola dell'esercito messa a punto da J.M. Browning per la Colt.
I primi modelli di cartuccia furono assemblati nel 1911 dall'arsenale governativo di Frankford (FA M1911).
Ancora oggi le specifiche della cartuccia sono rimaste invariate:

 Altezza bossolo 22,81mm.
 Diametro colletto 12,01mm.
 Diametro fondello 12,19mm.
 Lunghezza massima cartuccia 32,39mm.
 Diametro proiettile 11,48mm. (.452")
 Peso palla specifiche militari 230 grs. ogivale.

 Attualmente per scopi sportivi e tiro informale vengono impiegate anche palle più leggero (185-200grs) ogivali e tronco-coniche. 

martedì 22 giugno 2010

 Million dollar Luger
  
 Della Luger P08 calibro .45 va la pena parlarne per l'originalità e specificità dell'esemplare. Oltre per l'interesse dell'U.S.Army riguardo a quest'arma che fu concorrente insieme a Colt ed altri nei test per la scelta della pistola d'ordinanza dell'esercito U.S.A.
La DWM tedesca commercializzava il marchio Luger negli Stati Uniti e si distingueva per lo stampo di un'aquila americana sul fusto; da qui il nome "American Eagle".
Dopo la bocciatura delle pistole Luger in calibro 7,65 e 9mm. parabellum per il loro scarso potere di arresto, secondo l'opinione degli ufficiali dell'esercito, la DWM presentò ai test militari nel gennaio del 1907 due esemplari di pistola Luger camerati per la cartuccia in calibro .45. Tale arma aveva impegnato i tecnici tedeschi in un difficile lavoro di adattamento al calibro con un investimento notevole di capitali e ore di lavoro.Le pistole sottoposte ai test furono solo due, anche se probabilmente Luger ne costruì in tutto quattro esemplari, due di esse furono trattenute come prototipi.
Gli esemplari 1 e 2 subirono controlli molto impegnativi per i materiali e la pistola n.1 subì test quasi distruttivi, l'esemplare poi sparì dalla circolazione e mai più ritrovato.
Tuttavia nel 1908 la DWM dopo il primo turno di prove decise di ritirarsi dalla competizione che continuò fino al 1911 con l'adozione della Colt M1911 da parte dell'esercito come pistola d'ordinanza.
  L'esemplare Luger n.2 che uscì indenne dalla prove e passata in mano a vari collezionisti è oggi la pistola più ricercata al mondo; ammesso che qualcuno sia disposto a sborsare un milione di dollari.







domenica 20 giugno 2010

   
  Samuel Colt

Samuel Colt nasce ad Hartford (Connecticut) il 19 luglio 1814 e muore ad Hartford il 10 gennaio 1862.
Fondatore della Colt Manifacturing Company. Il suo contributo alla evoluzione delle armi fu davvero notevole. La sua capacità imprenditoriale lo portò a produrre armi in gran serie e con parti facilmente intercambiabili.
 Da giovane già appassionato di armi da fuoco, lavorava in una azienda che fabbricava pistole, il cui proprietario Ely Whitney gli diede l'opportunità di sviluppare un suo progetto. E nel 1836 fece brevettare il suo modello di revolver ad avancarica che presentava un tamburo il quale ruotando intorno al suo asse posizionava una delle camere in linea con la canna.
 Dopo questo successo aprì una sua officina a Paterson. Dieci anni dopo riuscì ad avere commesse anche dal Governo che gli commissionò negli anni a venire un cospicuo numero di revolver.
 Dopo la sua morte l'azienda continuò ad evolversi e a produrre modelli sempre più moderni, tra quelli più recenti spicca la pistola Colt M1911 messa a punto dal progettista ed allora collaboratore
John Moses Browning.
Oggi Colt è una delle più grandi realtà armiere del mondo e fornitore di numerosi eserciti e forze di polizia.

martedì 8 giugno 2010

Norinco M1911A1 calibro 45ACP

 Sono innumerevoli i cloni della mitica Government. Ma la pistola made in Cina merita particolare attenzione,  sia per il prezzo veramente competitivo, la versione comune costa poco più di 400 euro, sia per la qualità, l'arma è tutta d'acciaio ricavata dal pieno e le finiture esterne sono di buona fattura. Le lavorazioni interne, quelle appunto che non si vedono non sono particolarmente curate, ma questo è un dettaglio che non ne compromette il funzionamento. Il ciclo di sparo è impeccabile e la precisione non ha niente da invidiare a modelli più costosi e blasonati.
La pistola copia fedelmente il modello originale tranne per alcuni particolari che ne migliorano le prestazioni. La finestra di espulsione svasata per agevolare l'uscita del bossolo esploso, il tubetto posteriore guidamolla è cavo rispetto all'originale M1911 che è pieno, gli organi di mira sulla Norinco hanno un profilo squadrato e corredati da punti bianchi il che facilita non poco l'acquisizione del bersaglio. Il grilletto ha una corsa non del tutto fluida, ma sicuramente il rodaggio dell'arma porta ad un assestamento e ad un aggiustaggio delle parti in sfregamento migliorando lo scatto.
 Per chi ama customizzare la propria arma è un'ottima piattaforma di partenza per sbizarrirsi con gli innumerevoli accessori M1911 reperibili sul mercato.

martedì 1 giugno 2010

L'arsenale di Springfield

L'arsenale di Springfield che prende il nome dell'omonima cittadina, nello stato del Massashusetts è stato istituito con la nascita dell'Unione nel 1776 come magazzino per le armi del nuovo esercito.
Ma già nel 1778 verrà trasformato da deposito in azienda per la produzione di armi, da qui il nome "armory". La costruzione di armi portatili per l'esercito all'arsenale di Springfield sarà continua e incessante, l'importanza di questa azienda crescerà negli anni fino a diventare un'istituzione nazionale.
Le armi prodotte sono di grande qualità e precisione e nel 1861 il sito a una capacità produttiva giornaliera di mille moschetti mod.1861.
L'area di Springfield grazie al suo arsenale si trasforma in un polo industriale strategico, grazie alla manodopera specializzata e la grande competenza che produce nel settore armiero. Aziende private come Colt e Smith & Wesson nasceranno proprio grazie a questo polo e oltre a costruire armi civili, affiancheranno l'industria governativa nei periodi bellici quando la richiesta di armi aumenta vertiginosamente.
Nel 1911 la Colt si aggiudica la fornitura per l'esercito delle pistole semiautomatiche M1911, ma dovrà siglare un accordo per far produrre su licenza quest'arma anche all'arsenale di Springfield e tutte le pistole acquistate dallo Stato dovranno recare il marchio "United States Property" sul lato sinistro del fusto e "Calibre .45 Model of 1911 U.S. Army" sul lato destro del carrello.
Springfield Armory costruì alla fine del 1918 45.000 M1911. In seguito non costruì più armi corte ma si concentrò sulla produzione di fucili.
Durante la 2° guerra mondiale all'arsenale si costruiscono 4000 Garand M1 al giorno impiegando 14.000 operai. M14 sarà l'ultima arma prodotta. Il Governo federale decise per ragioni economiche di chiudere l'impianto che nel 1968 cessò definitivamente la produzione.
La costruzione di armi per l'esercito venne affidata del tutto ad aziende private come Colt.
Il marchio commerciale è attualmente sfruttato da un'azienda privata che dal 1974 produce armi con il logo "Springfield Armory".
Oggi lo "Springfield Armory National Historic Site" è un grande museo dove è esposta una delle più grandi e importanti collezioni di armi.

sabato 22 maggio 2010

Differenze tra modello M1911 e M1911A1

  • La sede della molla del cane che costituisce la parte inferiore del dorso dell'impugnatura sulla M1911 era dritta e liscia, mentre sulla M1911A1 è arcuata e zigrinata.
  • Il grilletto della M1911 è liscio e leggermente più lungo rispetto a quello scanalato della M1911A1.
  • Lo sperone posteriore dell'impugnatura, facente parte della sicura automatica dorsale, nella M1911A1 è più lungo.
  • Il mirino della M1911A1 è più largo.
  • Sul castello della M1911A1, subito dietro il grilletto, sono stati praticati due sgusci che agevolano l'azione dell'indice sul grilletto stesso.
  • Nella M1911A1 furono apportate lievi variazioni nella foratura e nella rigatura della canna.
  • La M1911A1 presenta guancette con zigrinatura totale.

giovedì 20 maggio 2010

Remington UMC M1911

Colt M1911

Springfield Armory M1911

 Un pò di storia

All'inizio del 1900 l'esercito americano era intenzionato a sostituire i vecchi revolver allora in dotazione con una pistola semi-automatica.
Vennero effettuati dei test su vari modelli e marche, tra cui anche la Colt. I risultati non furono convincenti. Anche la Luger partecipò a tali test, ma il calibro 9mm non era ritenuto sufficientemente potente per scopi militari.
Nel 1906 le case produttrici armiere vennero invitate per partecipare a nuovi test dell'esercito. Solo Savage Arms Company e Colt ebbero la meglio. I prodotti delle due aziende subirono altri e più impegnativi test. E nel 1910 la U.S. Army optò per la pistola semi-automatica Colt in calibro 45ACP progettata da John Browning, con la designazione di M1911, anno in cui fu ufficialmente adottata.

Per i primi anni l'arma fu prodotta solo dalla Colt, anche se prima del 1914 l'arsenale di Springfield fu attrezzato per la produzione. E in seguito anche la Remington UMC (Union Metallic Cartridge) produsse M1911 per lo sforzo bellico della 1° guerra mondiale. Altre industrie ebbero la licenza per costruire l'arma anche se molte di esse non erano del settore armiero. Ma queste aziende non furono in grado per svariati motivi di produrre la pistola o ne produssero in esigua quantità. E attualmente hanno un grande valore collezionistico.
Dal 1915 tutte le pistole furono marcate "Model of 1911 US Army". I modelli civili subirono un drastico rallentamento di produzione per favorire le commesse militari.
Ben presto la Colt M1911 rivelò tutte le sue potenzialità; arma maneggevole con un ottimo potere di arresto e facile da smontare per una manutenzione ordinaria.

  (Approfondimenti)

La M1911A1

La guerra fu un ottimo test per valutare la M1911. E conseguentemente si decise di apportare delle modifiche
che ne migliorassero le caratteristiche in ergonomia e funzionalità.
Nel 1924 furono testate dall'esercito le nuove Colt, note ai collezionisti come " Transitional Model" con le seguenti caratteristiche: La parte inferiore del dorso dell'impugnatura non era più liscia ma zigrinata; il grilletto è più corto e scanalato; la parte superiore della sicura dorsale nella M1911A1 è più lunga; il mirino è più largo; guancette di diverso disegno, sono stati praticati due sgusci ai lati del fusto che agevolano la presa, inoltre anche alla canna furono apportate variazioni alla foratura e alle rigature.
La Colt vendeva il nuovo modello anche ai civili con il nome: (Government Model) e questo creò una certa confusione perchè il prodotto non era destinato all'esercito e proprietà del Governo.
La pistola suscitò grande interesse anche in altre nazioni. Ed alcune di esse ottennero la licenza per la fabbricazione.

Con la seconda guerra mondiale la costruzione di armi riprese in modo sostenuto e la sola Colt non riusciva a soddisfare le richieste dell' U.S. Army che decise di coinvolgere imprese civili per la produzione di materiale bellico. Industrie lontane dal settore armiero iniziarono a costruire la M1911A1, come la "Singer Sewing Machine Co." che produsse solo 500 pistole per l'esercito e che attualmente hanno un valore collezionistico elevatissimo. Anche "Remington Rand" (macchine da scrivere) da non confondersi con Remington UMC della 1° guerra mondiale, poi la "Ithaca Gun C.", "Union Switch Signal". Tutte le armi costruite da queste aziende si rivelarono di buona fattura e i loro pezzi intercambiabili con la Colt.
Alla fine della guerra l'esercito si ritrovò con una infinità di pistole. Molte furono date a paesi alleati, molte altre vendute ai civili che ne apprezzavano la precisione e l'affidabilità nelle gare di tiro.
In seguito le M1911A1 forono usate in Corea, in Vietnam e molti altri conflitti "minori". L'ultima apparizione nell'esercito USA fu con la guerra del golfo del 1990/91.
Non è raro ritrovare ancora oggi M1911A1 assemblate con parti di aziende diverse, es: carrello Colt, fusto Ithaca o Remington. Questo perchè sostituendo i pezzi di parti rotte o perse non si badava troppo alle formalità.

John Moses Browning, nato a Ogden nello Utah il 23 Gennaio 1855 e morto a Liegi il 26 Novembre 1926, è probabilmente il personaggio più importante dell'industria armiera, con ben 128 brevetti registrati.
E' stato l'inventore più proficuo e innovativo. Progettando e migliorando quasi tutte le tipologie di armi da fuoco. A lui è dovuta l'invenzione della meccanica "scarrellante", tecnologia ancora indiscussa nella maggior parte delle pistole moderne.
La mitragliatrice a ricircolo di gas porta il suo nome, la Colt Browning mod.1895. E molti altri successi commerciali.
John Moses dopo un periodo di apprendistato presso la bottega di armiere di proprietà del padre, fondò la sua prima impresa. I diritti delle sue prime ralizzazioni furono acquistate dalla Winchester che in seguito assunse Browning come collaboratore. In tale ruolo egli progettò una serie di fucili innivativi e di grande successo, ancora oggi meccanicamente validi.
Lavorò poi per la Colt dove sviluppò dopo varie tappe e sperimentazioni la fomosa pistola M1911
corredata della sua altrettanto famosa cartuccia 45ACP.
Attualmente il nome Browning e la sua azienda "Browning Arms Company" è posseduta dal colosso armiero Belga F.N.

martedì 11 maggio 2010

  Un pò di storia
  (Approfondimenti)

Già nel 1890 l'esercito degli Stati Uniti era intenzionato a sostituire i vari modelli a tamburo con una pistola semi-automatica. Vari tentativi di costruire armi semi-automatiche erano stati fatti già dal 1880 e il principio di sfruttare l'energia dei gas di sparo per espellere e ricamerare un nuovo proiettile era teoricamente possibile e le Forze Armate seguivano il progetto con interesse. L'intensa ricerca di un'arma veramente funzionale con meccanismo semi-automatico culminerà con l'adozione da parte dell'esercito USA della pistola mod.1911.
 Fu nel 1898 con l'occupazione delle Filippine da parte dell'esercito americano, che in numerosi scontri con la tribù locale dei "Moros", primitivi guerrieri sprezzanti del pericolo e pronti a tuffarsi contro il nemico che il calibro .38 dimostrò la propria debolezza ed inefficacia. Da qui la convinzione di sviluppare una pistola semi-automatica in calibro .45, calibro già in dotazione con il revolver M1873 .45Colt
 
All'inizio del 1900 varie industrie armiere parteciparono ai test dell'U.S. Army. Mauser con il mod. C96, Mannlicher mod. 1894, Colt mod. 1900. Furono anche acquistate 1000 pistole Luger nel calibro 7,65luger, una cartuccia a collo di bottiglia, vennero poi scartate per problemi tecnici, ma soprattutto per lo scarso potere d'arresto della cartuccia. La stessa Luger presentò poi un'arma analoga ma nel calibro 9mm. noto oggi come 9x19 NATO, ma il potere d'arresto ancora non convinceva e oltretutto l'arma tedesca era costruita con tolleranze minime, delicata con aggiustaggi millesimali che abbisognava di continua manutenzione e pulizia, non adatta ad un impiego militare. 
 Dopo il 1904 la commissione Thomson-La Garde, dal nome dei due ufficiali responsabili dei test, verificò con palle di calibro diverso il potere di arresto di ognuna di esse. E per tali prove si usarono anche cadaveri umani oltre che cavalli e manzi. Attualmente questi tipi di test sono ritenuti poco scientifici ma a quell'epoca di meglio non si poteva fare.Quando gli esperimenti ebbero fine, il colonnello John T. Thomson dichiarava che la nuova pistola semi-automatica di cui dovrà essere dotata l'esercito non poteva essere inferiore al calibro .45.
 Dei vari progetti presentati solo tre aziende rimasero in competizione: Savage Arms Company, Colt e Luger nel nuovo calibro Colt.45. Luger decise poi di ritirare il proprio progetto, ancora oggi per ragioni non del tutto chiarite.
Alla fine il progetto Colt ideato dal progettista John Browning superava a pieni voti i vari test aggiudicandosi la commessa per la nuova pistola d'ordinanza dell'esercito degli Stati Uniti denominata M1911.
Il meccanismo di quest'arma era semplice robusto e funzionale secondoa la filosofia: "i pezzi che non ci sono non possono rompersi". Meccanismo a singola azione con un capacità di sette colpi nel caricatore, peso di Kg 1,100, una lunghezza complessiva di cm.20,95, altezza cm.13,33. Organi di mira fissi, ma la tacca di mira alloggiata in uno slot a coda di rondine permetteva gli aggiustaggi in deriva.
La relazione del comitato di valutazione riunitasi il 20 marzo 1911 così si espresse: "Delle due pistole il consiglio è del parere che la Colt è superiore perchè più affidabile, più duratura, facilmente smontabile per sostituire le parti ed è più accurata".